Il sogno che non sognavo.

Non sognavo niente di tutto questo. Non sognavo un posto fisso, non sognavo una vita stabile a Torino, non sognavo di avere un figlio. Anzi. Fino a tre anni fa pensavo che non avrei mai avuto figli perché, come mi piaceva tanto sentirmi ripetere, “non sono portata per fare la madre! Dai mi immagini? Me, Anna, con un figlio? Naaaaaa”. Non credevo nemmeno nell’istinto materno se è per questo. Per lo meno non in quello che allora pensavo fosse l’istinto materno. Quando le mie amiche mi dicevano “Sento di volere un figlio, sai, è un istinto, è un bisogno naturale” io le guardavo male. “Io non sento proprio nulla! Non dobbiamo fare figli per forza!”. Non ho cambiato idea da questo punto di vista. Non penso che una donna si realizzi solo facendo un figlio e non penso che non avere figli si debba considerare come un fallimento personale. Dipende. Dipende dal proprio percorso e io non pensavo che i figli facessero parte del mio. Fino a tre anni fa non pensavo nemmeno che sarei finita in una grande agenzia. Anzi. Dicevo spesso “Ho una sola certezza. Io là non ci andrò mai a lavorare”. E poi è successo che mi sono innamorata. E questo sì lo sognavo. Sognavo, come ognuno di noi, di incontrare la persona giusta. Il fatto è che non l’ho incontrata. C’era già ma solo tre anni fa ho capito che ero finalmente libera di sceglierla e di amarla il più a lungo possibile. L’abbiamo deciso insieme. “Ci possiamo amare? Sì. Siamo anche liberi di avere paura? Sì sì.” Da quel momento la mia vita è cambiata. In quel momento ho scoperto che la felicità è una cosa normale e vicina. E ho cambiato agenzia, ho cambiato casa, ho cambiato abitudini, non tutte, e poi sono rimasta incinta. Sono incinta. E sto scoprendo che invece di farmi diventare più seria, l’idea di diventare madre ora mi sta rendendo più libera. E ho ricominciato a sorridere. E ho imparato a dire tutto quello che penso. E questa bambina che cresce dentro la mia pancia mi sta facendo ritrovare il coraggio di essere, la persona che avevo sempre voluto diventare. Perché sogno per lei, le stesse libertà che sto cercando di prendermi io. E all’improvviso mi rendo conto che non sognavo niente di tutto ciò e che non sono mai stata così felice. E sento di avere tutto quello di cui ho bisogno e non vorrei nient’altro al mondo se non questa mia immensa, concreta, stabile esistenza. Non sognavo la vita che sto vivendo, ma questo mio presente per me, ora, è come un sogno.

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