Stanotte una parte di me è da un’altra parte. È ad un festival in un posto che non conosco in quel di Pinerolo dove in questo momento sono riunite una serie di persone che si sono appropriate di una parte del mio cuore in quel modo unico che per me vuol dire per sempre. Al di là del fatto che loro lo sappiano. Al di là del fatto che le nostre vite continuino o meno a correre su binari paralleli. Chi lo sa. Lì ci sono persone che ancora non conosco davvero e che ho tanta voglia di conoscere e che per qualche motivo strano non riesco a conoscere. Sarà perché una parte di me sa che nel momento in cui le conoscerò, qualcos’altro in me cambierà per sempre. Lì ci sono due persone che rapresentano per me così tanto che credo che nemmeno loro se ne rendano conto. Forse loro non sanno come vorrei essere lì con loro in questo momento. Per esserci nel momento dell’emozione forte. Per condividere quell’emozione così forte. Per ritrovare nel cielo la mia stella, che oggi ancora mi manca più che mai. Vi abbraccio entrambi. Vi stringo entrambi. Mi riapproprio della mia stella. Si è giunta l’ora di tornare a Bussana.
Attività mentale che si svolge grazie al cielo solo durante il sonno, caratterizzata da impressioni visive degne di una tragedia greca, sensazioni e pensieri non coordinati tra loro logicamente ma esprimenti tutte le parti di me, anche quelle che non sopporto. Voci, quelle che ho chiuso in un cassetto così profondo che si apre solo quando dormo. Ermytage è la fase in cui il cassetto si apre e le immagini vengono liberate. Di Anna Ponti.
Dov'è stanotte una parte di me.
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