Capelli di Luna.

La panchina è sempre la stessa.
Quella dove a lungo era rimasta a guardare lontano.
Quella dove a lungo aveva atteso.
Sapeva che non avrebbe rincorso.
Questa volta. Non avrebbe lottato.
La panchina è sempre la stessa.
Gli occhi bagnati.
Ora però ha i capelli grigi.
La pelle di terra.
Ogni ruga una storia.
Un passo.
Una vita.
E lei, le ama tutte. Quelle tracce preziose.
Fra i capelli d'argento raccolti sulla nuca
Si è fermato un petalo caduto.
E lei lo sa.
Non le importa. È la sfumatura di disordine
E le appartiene.
Sorride. Dolcezza malinconica.
Gli occhi. Il viso. Il sapore. L'odore.
Per lei tutto continua a vivere.
Nitido intenso ricordo.
Ora è tutto giusto. Tutto perfetto così com'è.
Così com'è stato.
Abbassa gli occhi prima persi nei ricordi.
Lentamente apre la mano fine appoggiata sul grembo.
La guarda. Si, c'è ogni nome tra le pieghe della pelle.
Ogni carezza, ogni parola.
C'è ogni incontro, ogni lacrima ed ogni sorriso.
Ma se l'avesse saputo prima,
Che sapore avrebbe avuto tutto quanto..?
Richiude le mano e la avvicina al cuore.
E sorride. Completamente felice.
Perché la sua mano è fatta di momenti,
Che non potrà dimenticare.

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